Ode al monte soratte

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9788896551172
Ode al monte Soratte
Claudio Damiani
10,5 x 17,4 cm – 68 pp.

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Descrizione

Ecco il Monte Soratte, nei pressi del quale il poeta si è da qualche anno trasferito, “miniera di natura e storia, montagna sacra tempestata d’eremi e chiese, e prima templi pagani, e prima ancora altri templi (dio Sole, dio Lupo), area sacra tra genti diverse, ponte tra culture antichissime. Montagna magica anche se, Goethe nel Faust vi ambienta la notte di Valpurga classica, cioè il grande sabba di tutte le streghe d’Europa. E poi, andando indietro fino al Giurassico, la storia geologica che l’ha visto parte del calcare apuano, isola circondata dal mare, e solo recentemente (600.000 anni fa…una bezzecola) coinvolto nel vulcanismo sabatino (quello che originò i laghi laziali), che fece sì che il Tevere, che prima gli scorreva a nord, sopra la testa, gli passasse poi a sud, sotto i piedi. (O anche, a vederlo come un dinosauro accucciato con la testa e Sant’Oreste e la coda alla Quadrara delle aquile, il Tevere prima non lo vedeva che ce l’aveva dietro, e ora ce l’ha davanti proprio sotto i suoi occhi, e tutti i giorni lo guarda)” (dalla premessa di Claudio Damiani)