Descrizione
Un giovane aristocratico inglese, Lord Evandale, e un egittologo tedesco, il dottor Rumphius, scoprono, grazie all’aiuto di un truffatore greco di nome Argyropoulos, una tomba inviolata. Per più di 3.500 anni nessuno aveva camminato sul pavimento della camera funeraria della piramide situata nella valle di Biban-el-Molouk, in cui riposa il sarcofago di un faraone. Ma quando il pesante coperchio di basalto nero viene aperto, i due uomini trovano, con loro stupore, la mummia, perfettamente conservata di una giovane donna di magnifica bellezza chiamata Tahoser. Il papiro rinvenuto sotto il suo braccio rivela la drammatica storia d’amore di cui la donna è stata protagonista e che non sembra destinata ad aver ancora una conclusione.
Il romanzo della mummia (1858) è stato pubblicato in Italia per la prima volta nel 1903.
Con quest’opera di grande poetica archeologica, qui ripresentata in una nuova accurata traduzione di Eleonora Natali che restituisce lo spirito del testo originario, e con la prefazione di Antonio Tentori, Gautier si inserisce a pieno titolo nel filone della riscoperta dell’antica civiltà degli Egizi iniziata dall’archeologo francese Champollion negli anni Venti e anticipa di mezzo secolo i risultati dei celebri scavi che portarono alla
luce la tomba di Tutankhamon. L’intenso intreccio romanzesco lo conferma un maestro della narrazione fantastica.
Un onirico Oriente in cui tutti i desideri possono essere realizzati insieme alle idee più – spaventose.
– Antonio Tentori
Mago perfetto delle lettere francesi
– Charles Baudelaire
Pierre Jules Théophile Gautier (1811-1872), dopo essersi dedicato alla pittura nell’atelier di Rioult, fu uno dei protagonisti del dibattito letterario tra classicisti e romantici. Esordì nella poesia con la raccolta Poésies (1830) a cui seguirono diversi poemi narrativi. La sua fama di prosatore viene consacrata dal suo romanzo più conosciuto, Le capitaine Fracasse (1863), pittoresca ricostruzione della vita nomade d’una compagnia d’attori del Seicento, quasi specchio delle memorie e dei rimpianti dell’età romantica.
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