La scena aumentata
di Mahnaz Esmaeili

16,00

€ 16 – Pagg. 171

Collana: OTTANTE

ISBN  9791281116566

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Descrizione

Partendo dalle teorie di Derrick de Kerckhove sul prolungamento del corpo e della mente attraverso le tecnologie, questo libro si propone di esplorare in profondità le tracce storiche e le implicazioni di questo processo di estensione nel contesto teatrale. Attraverso un’analisi critica, vengono esaminati i cambiamenti che hanno caratterizzato l’evoluzione delle tecnologie applicate alla scenografia teatrale, evidenziando come esse abbiano non solo trasformato l’aspetto visivo e fisico dello spettacolo, ma anche modificato la percezione e l’esperienza del pubblico. Il libro indaga, inoltre, le implicazioni sociologiche e psicologiche legate all’utilizzo di queste tecnologie come strumenti creativi, riflettendo su come l’interazione tra mente, corpo e tecnologia stia ridefinendo il concetto stesso di performance teatrale. Il filo conduttore dell’opera si concentra sull’espansione e sull’arricchimento della scena teatrale attraverso l’adozione delle tecnologie digitali, un tema che viene esplorato non solo dal punto di vista teorico, ma anche attraverso lo studio di casi concreti. Vengono analizzate opere significative e compagnie teatrali innovative che, sebbene non sempre recenti, hanno introdotto cambiamenti radicali nel panorama performativo e tecnologico della scenografia. Tali esempi, pur non appartenendo all’ultima generazione di produzioni teatrali, sono fondamentali per comprendere l’evoluzione dei linguaggi scenici e le trasformazioni delle tecniche scenografiche. Accanto a questa analisi, il libro esplora anche le dinamiche pratiche e le metodologie adottate nelle tecniche digitali più diffuse, offrendo una panoramica delle strategie più innovative nell’uso delle tecnologie per la creazione di scenografie interattive.

Mahnaz Esmaeili è una figura attiva nel campo delle arti performative e delle tecnologie digitali applicate alla scenografia. Con un dottorato in Tecnologie digitali per la ricerca sullo spettacolo, unisce teoria e pratica in modo innovativo. È co-fondatrice di mopstudio, dove ricopre il ruolo di direttrice artistica e scenografa, guidando progetti all’intersezione tra arte, tecnologia e performance. Con oltre più di ventennio di esperienza, si concentra sulla scenografia digitale, esplorando nuove interazioni tra spazio, corpo e tecnologia. Dal 2024, è docente a contratto all’Università La Sapienza di Roma.