La lotta, il desiderio, la parola – le inquietudini letterarie dell’India di lingua Hindi
di GIORGIO MILANETTI

16,00

Tutto sembrava possibile

La lotta, il desiderio, la parola – le inquietudini letterarie dell’India di lingua Hindi

di GIORGIO MILANETTI

€ 16 – Pagg. 188

Collana: Ottante

ISBN  9791281116283

€ 16 – Pagg. 258

Collana: Ottante

ISBN  9788896551769

 

€ 23 – Pagg. 544

Collana: Terre Emerse

ISBN  9788896551813

Categoria:

Descrizione

Per comprendere l’India di oggi – gigantesca nelle sue dimensioni economiche, demografiche, geografiche – non basta uno sguardo d’insieme: è nel dettaglio, nella piega, nel particolare che meglio si rivelano dinamiche e processi. E la letteratura è forse lo strumento più efficace per indagare le pieghe nascoste della società indiana. Questo libro si concentra su un periodo fondamentale: quello tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta del Novecento, decisivo per la costruzione dell’identità del paese. I suoi tre capitoli – dedicati ai temi che danno il titolo al volume – ne prendono in esame le principali tendenze letterarie e linguistiche e ne illustrano opere e autori (quasi tutti colpevolmente ignoti alla nostra cultura) sullo sfondo degli avvenimenti di allora. Allo stesso modo, proprio sulla base di quei romanzi e di quei racconti, propongono una spiegazione delle principali dinamiche politiche e sociali di quegli anni. Emerge una letteratura incapace di unirsi al coro per il radioso futuro che avrebbe dovuto illuminare il paese dopo l’Indipendenza. Essa, piuttosto, descrivendo la “fine delle illusioni” (moh-bhang), cerca di rendere conto e dare senso al distacco tra individuo e società, anche se, per farlo, è spesso costretta a servirsi di strumenti interpretativi propri di ideologie remote: mentre va scemando l’influenza della dottrina marxista, nel catalogo dei suoi riferimenti teorici si aggiungono la psicanalisi, le prime avanguardie femministe, declinazioni locali dell’esistenzialismo. È in questo scenario obliquo, fuori fuoco, che si consuma la fine dell’innocenza – dell’individuo, del paese – ma non quella dell’inquietudine.

Come raccontare l’India di oggi l’immenso paese entrato di slancio nello scenario geopolitico mondiale con tutte le suecontraddizioni, le sue grandezze, le sue paure? Come descrivere la sua crescita fino alle dimensioni odierne, le sue dinamiche politiche e sociali, i suoi splendori e le sue inquietudini? Molti dei processi che caratterizzano l’India contemporanea ebbero inizio negli anni immediatamente successivi all’Indipendenza. È dunque a quegli anni – tra i Cinquanta e i Settanta del Novecento – che occorre guardare per capire. Il paese era allora ancora ricco di sogni, ma già tormentato dalla disillusione: moh-bhang, “rottura dell’inganno”, come allora venne chiamato, con una folgorante parola Hindi, questo drammatico disincanto. Tutto sembrava possibile, tutto si rivelava impossibile. Corruzione e classismo già affliggevano la società, ma nel campo dei valori e del costume era ancora dominante la narrazione della lotta per la liberazione: quella di un paese pronto al sacrificio, dotato di una morale ferrea, ancorato alle proprie tradizioni. Furono gli scrittori e le scrittrici a mostrare ciò che la retorica nazionalista oscurava: portando alla luce le storie delle donne e degli uomini di quegli anni, ne fecero la sostanza di una narrazione diversa, alternativa rispetto a quella dominante. È grazie a loro che, oggi, possiamo conoscere i desideri, i tormenti, i comportamenti degli individui di allora. E dunque conoscere come l’India andasse allora costruendo la propria laboriosa, contraddittoria, irrequieta identità.

Giorgio Milanetti insegna lingua e letteratura Hindi presso l’Università di Roma “Sapienza”. Le sue ricerche si sonosviluppate per lungo tempo intorno al periodo della prima modernità, del quale hanno analizzato testi letterari come fonti per la ricostruzione della storia culturale del subcontinente. Nascono da queste ricerche libri come Il Divino Amante (Roma 1988), Il poema della donna di loto – Padmavat (Venezia 1995), traduzione dello splendido poema del sufi Malik Muhammad Jayasi, Nel mondo e nella vita. Etica, poesia e amore nel Padmavat di Jayasi (2018). Con La lotta, il desiderio, la parola presenta una sintesi organica dei suoi studi più recenti sulla lingua e la letteratura Hindi della seconda metà del Novecento, mostrando come anche la cultura dell’India contemporanea si fondi su temi, valori, visioni, intuizioni, tratti dal suo ricco e composito passato letterario.

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